Shanzay alzò lo sguardo mentre aggiustava i lacci della tenda, stringendo un nodo per la sesta volta.
"Stai bene?" Chiese Martin. "Quella corda potrebbe trattenere persino la Nube Nera. Non credo che la tua piccola tenda andrà da nessuna parte".
Shanzay sospirò. "Sì. È solo che non riesco a liberarmi della sensazione che ci sia qualcosa di strano. Che qualcosa di brutto stia per accadere. Per esempio, hai visto Minni? È andata a esplorare la baia".
Martin alzò le spalle. "No, ma posso chiedere a Venturo, se la cosa ti preoccupa".
"Va bene", acconsentì Shanzay. Martin attraversò il campo per raggiungere la tenda di Venturo, lasciando Shanzay sola con i suoi pensieri. Tuto ciò era una sciocchezza, si rimproverò. Andava tutto bene.
Mentre rientrava nella sua tenda, Shanzay sentì un rumore di schianto proveniente dal padiglione dei rifornimenti, seguito da un "Sacre bleu!". Si mise a correre in quella direzione, aprì lo sportello e sbirciò nella stanza, illuminata da una candela. L'odore acre di alghe e di pesce vecchio la investì. Lumiere si trovava tremante su un tavolo, accanto al quale si ergeva una figura dagli occhi chiari e luminosi, avvolta da uno strato di alghe rosa.
"Minni?" Shanzay sussurrò. "Sei tu?"
Dalla sagoma uscì una risata, che era sia di Minni che non di Minni. In un istante, il glimmer di Minnie afferrò Lumiere, immergendolo in una sacca da sub impermeabile e superò Shanzay con allarmante alacrità verso la spiaggia. "Fermati!" gridò Shanzay.
Si lanciò all'inseguimento dell'inaspettata ladra finché non raggiunsero la baia: Minnie si tuffò in acqua e sparì.
"Cosa è stato?" Martin sussultò mentre correva, seguito da Venturo e da un barlume di Topolino.
"Io... credo che fosse Minni", disse Shanzay. "Ed è scappata con Lumiere".
Descrisse rapidamente la figura nella tenda, coperta da terribili viticci di alghe, che puzzava di oceano, con degli occhi che brillavano innaturali. "Era come se fosse posseduta", disse Shanzay. “Come se qualcosa nell'oceano avesse... aggrovigliato in qualche modo il suo corpo e la sua mente".
"Quelle alghe", disse Venturo. "Erano della stessa tonalità di rosa che c'era in tutta la stanza dove è iniziato tutto questo casino?".
Shanzay annuì e gli Illuminatori si scambiarono uno sguardo ricco di significato.
"Ursula", ringhiò Martin. "Ma cosa può volere da un candelabro che canta?".
"E cosa ha fatto a Minni?", chiese Topolino, il suo mantello da Capitano Moschettiere che si strascicava dietro di lui mentre correva verso la riva del mare per sbirciare dentro.
"Non preoccuparti, amico", Venturo mise una mano sulla spalla di Topolino. "La aiuteremo noi. Tu puoi aiutarla".
"Tutti per uno, uno per tutti", concordò Topolino.
"Giusto". Shanzay si scrocchiò le nocche. "Riprendiamoci i nostri amici".