A Merlino non era mai piaciuto essere colpito alla testa. Questa volta, però, era stato tutto piuttosto fortuito. Certo, si era immaginato che lui, assieme agli altri che stavano festeggiando la sconfitta di Ursula, sarebbero stati risparmiati da qualsiasi ferita quando la torre fatiscente del Grande Illuminarium crollò. Ma poco dopo, un minuscolo pezzo della torre aveva colpito questo glimmer di Merlino direttamente sulla sua testa malandata, provocando in lui una visione di artefatti magici e di un Illuminarium gloriosamente restaurato. Martin e un abilissimo glimmer di Basil furono i primi a individuare uno di questi oggetti mistici: un Cromicon d'Ambra, nascosto in una stanza segreta all'interno della Sala di Lorcana. Ciò fece sperare a tutti che, con un po' di diligente ricerca, chiunque avrebbe potuto scoprire il resto dei Cromicon nascosti.
Venturo, essendo abbastanza ragionevole, inviò Merlino a guidare un gruppo, per coprire più terreno. Un particolare glimmer di Paperon de' Paperoni, avendo acquisito con astuzia una mappa dalla prima stanza nascosta, era stato una scelta naturale per il gruppo di ricerca di Merlino. Il nipote di Paperone, Paperino, si unì a loro, ma nonostante l’aiuto della sua enorme lente d'ingrandimento, i glimmers passarono decisamente troppo tempo a studiare la mappa senza riuscire a scoprire loro stessi una stanza segreta.
Ci volle un glimmer di Vaiana di passaggio per togliere il proverbiale tappeto da sotto i loro piedi. Lei stessa stava perlustrando la Sala di Lorcana, con una torcia ardente in mano e uno sguardo acuto. Le bastò un'occhiata alla mappa per capire che non era una guida attraverso l'Illuminarium, ma che li stava indirizzando altrove. Verso... un mare? Vaiana analizzò la stanza, alla ricerca di indizi e si fermò davanti a degli scaffali. In quel momento, accadde qualcosa di strano: le fiamme della sua torcia si piegarono lateralmente verso una sottile linea che correva tra due scaffali.
Merlino si avvicinò di corsa alla parete e lasciò che le sue dita ossute seguissero la linea fino a trovare una piccola rientranza. Si udì un morbido “clic” e, con grande stupore del gruppo, una porta accuratamente camuffata da libreria si aprì con un basso gemito. Nel momento in cui Merlino sbirciò all'interno, diverse piccole sfere luminose presero vita.
Ormai l'intero gruppo si era unito a lui. Insieme entrarono in punta di piedi nella stanza. Sull'altro lato della camera c'era un tavolo, dove giaceva un gioiello blu intenso incastonato in una cornice d'oro. Merlino poteva avvertire la conoscenza che sprigionava da esso: il Cromicon di Zaffiro! Proprio in quel momento, Vaiana si girò con uno sguardo perplesso. Merlino seguì il suo sguardo fino alla porta, giusto in tempo per vedere una sagoma alta e snella allontanarsi. Vaiana attraversò la stanza in un batter d'occhio, ma dopo qualche istante di tensione tornò indietro e scosse lentamente la testa.
Bene, allora. Questo oggetto meritava ancora di più l'attenzione di Merlino, se c'erano figure oscure in agguato. Calmò i suoi pensieri e guardò la luce azzurra sprigionata dal Cromicon. Per caso, diede un'occhiata alla mappa stretta nella mano di Paperone e notò uno strano simbolo in un angolo. Immediatamente, un vortice di luce visionaria si sprigionò dal suo cappello e si dispiegò davanti al suo sguardo.
Gli occhi di Merlino si spalancarono. Divenne incredibilmente evidente che la loro presunta missione di riparazione dell'Illuminarium faceva parte di qualcosa di più grande. Molto più grande. Ma questa era una questione che riguardava il futuro. Per il momento, era sufficiente provare l'emozione di trovare un artefatto magico perduto da tempo. Così si mise in viaggio con i suoi compagni glimmers per consegnare il Cromicon di Zaffiro a Venturo, nell'area dei festeggiamenti. Solo che, questa volta, Merlino avrebbe tenuto almeno un occhio rivolto al cielo.